Doppio massimo dell'oro sotto pressione come previsto
📊L'oro è sceso bruscamente durante la sessione di trading statunitense di venerdì e si è formata una tipica struttura a doppio massimo sul lato tecnico. Una delle ragioni di questo calo è che il progresso dei negoziati tra Stati Uniti e Ucraina ha promosso l'allentamento della situazione tra Russia e Ucraina, il che ha portato a una diminuzione della domanda di oro come bene rifugio e il prezzo dell'oro è successivamente crollato bruscamente.
📊Un evidente modello a doppio massimo è apparso sul grafico a 4 ore dell'oro e non è riuscito a superare il massimo storico, mostrando la debolezza dello slancio al rialzo del prezzo. Successivamente, il prezzo dell'oro è sceso continuamente, suggerendo che l'oro potrebbe aver raggiunto il picco nel breve termine.
🔴L'oro è attualmente sceso al di sotto del supporto della media mobile a breve termine e ha formato un chiaro intervallo di pressione al di sopra. Nel breve termine, il livello di pressione dell'oro è concentrato principalmente a 2897 e 2900.
🟢In termini di supporto, fai attenzione al punto minimo di 2864. Se il prezzo dell'oro scende al di sotto di questo livello di supporto, potrebbe aprirsi un ulteriore spazio al ribasso. L'ulteriore intervallo di supporto sottostante è 2834.
✅Nel breve termine, quando l'oro rimbalza a circa 2890, si consiglia di andare short. Il prezzo obiettivo guarda prima al punto minimo di 2864. Se il prezzo dell'oro continua a scendere al di sotto di 2864, potrebbe ritirarsi ulteriormente di 30 punti e il successivo livello di supporto è 2834.
✅Se il prezzo dell'oro scende al di sotto dell'area 2864 e non c'è un ovvio supporto fondamentale per i tori, la tendenza ribassista potrebbe continuare, quindi è opportuno impostare uno stop loss per evitare di inseguire ciecamente altro.
Idee della comunità
RIASSUNTO DELLA SETTIMANA 10-14 FEB.Riassunto delle principali notizie macroeconomiche della settimana:
- Vendite al dettaglio USA deboli, -0.9% a gennaio.
- Il PIL trimestrale europeo registra una lieve crescita dello 0,1% nel Q4 2024
- Diminuisce la massa monetaria M2 cinese
- I prezzi alla produzione USA superano le aspettative a rialzo
- La produzione industriale europea scende del 2% su base annuale
- Il PIL del Regno Unito registra una lieve crescita dello 0,1%
- Le pressioni inflazionistiche USA rimangono alte
Andamento delle valute FOREX:
- EUR è stata la top perfomer della settimana
- USD è stata la valuta più debole della settimana
Approfondimento:
RETAIL SALES USA:
Le vendite al dettaglio USA di gennaio sono calate oltre le attese, influenzate da freddo, incendi a Los Angeles e calo della fiducia dei consumatori.
Le vendite di auto ed elettronica sono scese, mentre sorprendentemente ristorazione e bar hanno segnato un +0,9%.
Anche la produzione manifatturiera è calata a causa del maltempo.
Dubbi restano se il calo sia temporaneo o l’inizio di una tendenza cauta.
Buon trading a tutti
Nasdaq: Chiusura sopra 21.800 puntiSe queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per l'analisi settimanale.
Quest'oggi andiamo sull'indice tecnologico americano Nasdaq attraverso lo sguardo al future quotato al CME.
Questo mercato è in un uptrend di medio-lungo termine dove nelle ultime settimane si è notata una chiara compressione nei prezzi che facevano da mini trading range tra 21.800 e 20.900 punti.
Nell'ultima ottava si è creata una rottura al rialzo con close al di sopra dei 21.800 punti.
Ora, a livello operativo, può diventare un mercato interessante su cui operare nei prossimi giorni.
Personalmente attenderò uno dei miei segnali di trading su grafico daily/4H: una zona calda dove questi si potrebbero formare è tra i 22.000 e i 21.800 punti.
Essendo poi su massimi storici, l'unico target che posso avere è attraverso le estensioni percentuali di volatilità del trigger mensile Pin Bar dello scorso agosto 2024.
Qui si nota infatti che con questa ultima chiusura weekly superiamo il 161,80% di estensione ed ora siamo rivolti verso i 23.050 ( 211,80% ) e 24.400 ( 261,80% ).
Per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Trump, dati Usa, la borsa tiene“Good news are bad news”, dice un detto popolare tra gli investitori. Questo riguarda la correlazione attuale tra i mercati azionari e i principali dati USA. Osservando le aspettative sui tassi, il legame dovrebbe essere inverso: se i dati USA sono negativi, la Fed dovrebbe, in prospettiva, tagliare i tassi. Ciò potrebbe rappresentare una buona notizia per i listini azionari, poiché tassi più bassi significano meno interessi sui finanziamenti da pagare per le aziende.
Nell’ultimo periodo, però, i dati USA si sono rivelati ancora resilienti. Gli indici azionari, anziché correggere al ribasso sulle prospettive di mantenimento dei tassi attuali da parte della Fed, hanno comunque retto il colpo e sono rimasti vicino ai massimi storici. Anche ieri abbiamo assistito a questi movimenti apparentemente anomali, con gli indici USA che hanno chiuso positivi. L'S&P 500 è salito dello 0,6%, il Nasdaq dell'1% e il Dow Jones di circa 100 punti.
Mentre i dati PPI hanno superato le previsioni, i componenti che alimentano l'indice PCE hanno rallentato, fornendo un po' di sollievo dopo i dati sull'inflazione più caldi del previsto pubblicati ieri. Nel frattempo, Trump aveva annunciato tariffe reciproche, poi rinviate. Questo lascia pensare che la strategia di minacciare per poi negoziare sembri la più realistica rispetto ad altre interpretazioni.
In serata, il Presidente USA Trump ha ricordato che presto arriveranno i dazi sul settore dell’automotive, mentre ha espresso il desiderio di vedere tassi più bassi. Ha anche ammesso che i prezzi possono aumentare nel breve termine. Una domanda però sorge spontanea: come si conciliano i dazi con i tassi di interesse che scenderanno, e come potranno scendere considerato che nel breve termine i prezzi saliranno? Forse fa tutto parte di una strategia che conosceremo presto.
IL DOLLARO HA SCONTATO TUTTO?
L'indice del dollaro ha chiuso intorno a 107,8 giovedì, mentre il mercato continua ad oscillare pro dollaro sulle dichiarazioni di Trump per poi ritornare a vendere dollari successivamente. Trump, come riportato sopra, ha annunciato nuove tariffe, rimanendo però generico su modi e tempi eventuali di applicazione. Ad oggi, i dazi introdotti riguardano solo la Cina (+10% in alcuni settori non cruciali), mentre rispetto ad altri paesi sono stati temporaneamente sospesi per 30 giorni.
Nel frattempo, i dati CPI e PPI degli Stati Uniti più forti del previsto hanno moderato le aspettative per i tagli dei tassi della Federal Reserve quest'anno. A livello di price action, il mercato sembra non credere più alle minacce tariffarie e vende dollari. EurUsd è vicino a 1.0450, così come UsdCad che ha rotto 1.4270, Cable sopra 1.2530, mentre AudUsd e NzdUsd hanno recuperato qualche posizione. La sensazione che tutte le notizie che possano far salire il dollaro siano ormai scontate nei prezzi attuali è forte, ma mancano conferme sui breakout dei supporti chiave della divisa USA per decretarne una inversione del trend.
USA, SALGONO I PREZZI ALLA PRODUZIONE
I prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono aumentati dello 0,4% su base mensile a gennaio 2025, al di sotto del dato di dicembre ma al di sopra delle previsioni dello 0,3%. Il costo dei beni è aumentato dello 0,6%, il quarto aumento consecutivo, e al di sopra dello 0,5% a dicembre. Allo stesso tempo, i prezzi dei servizi sono aumentati dello 0,3%, segnando il sesto aumento consecutivo, dopo un aumento dello 0,5% a dicembre.
Nel frattempo, il tasso di inflazione annuale alla produzione è rimasto stabile al 3,5%, invariato rispetto a dicembre e al di sopra delle previsioni. Escludendo cibo ed energia, il PPI è aumentato dello 0,3%, in linea con le previsioni, ma il tasso annuale è arrivato al 3,6%, al di sopra delle aspettative del 3,2%.
UK, PIL IN RIALZO
L'economia britannica è cresciuta dello 0,1% nel quarto trimestre del 2024, dopo la mancata crescita nel terzo trimestre e superando le previsioni di una contrazione dello 0,1%. Sul fronte della produzione, il settore dei servizi è aumentato dello 0,2% e le costruzioni sono cresciute dello 0,5%, mentre la produzione è scesa dello 0,8%, segnando un quinto trimestre consecutivo di contrazione, in gran parte guidato da un calo dello 0,7% nel settore manifatturiero.
Sul fronte della spesa, le esportazioni sono diminuite del 2,5%, mentre le importazioni sono aumentate del 2,1%. La sterlina è in recupero su dollaro ed euro.
IL MERCATO DEL LAVORO NON MOLLA
Le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono diminuite di 7.000 rispetto alla settimana precedente, attestandosi a 213.000 nella prima settimana di febbraio, al di sotto delle aspettative di mercato di 215.000. Nel frattempo, le richieste continuative sono diminuite di 36.000, attestandosi a 1.850.000 nell'ultima settimana di gennaio, saldamente al di sotto delle aspettative di mercato di 1.880.000.
I dati hanno continuato a mostrare solidità nel mercato del lavoro statunitense, in linea con la retorica della Federal Reserve secondo cui non c'è fretta di continuare a tagliare i tassi di interesse.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Accordo Trump-Putin Ucraina: Impatti sul Forex
Salve, sono il Trader Professionista Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un'importante notizia che sta scuotendo i mercati globali: Donald Trump si è apparentemente accordato con Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina, con un'intesa che prevede l'uscita dell'Ucraina dalla NATO. L'incontro storico tra i due leader avverrà in Arabia Saudita e si prevede che questa mossa avrà un impatto profondo sul panorama geopolitico e finanziario globale, specialmente sul mercato Forex.
Impatto Geopolitico e Economico:
L'annuncio di un possibile accordo tra Trump e Putin potrebbe segnare una svolta significativa nella guerra in Ucraina. Se l'Ucraina dovesse effettivamente uscire dalla NATO, si aprirebbe una nuova fase di stabilità per la regione, ma al contempo potrebbe creare incertezze sui confini geopolitici. Questa decisione influenzerà direttamente i mercati valutari, in particolare le valute dei paesi coinvolti, le principali valute europee e il dollaro statunitense.
Nel contesto attuale, la guerra in Ucraina è una delle principali cause di instabilità economica a livello mondiale. L'eventuale fine delle ostilità potrebbe portare a un ridimensionamento delle sanzioni economiche e a un rilancio dei flussi commerciali tra Russia, Europa e gli Stati Uniti. Questi cambiamenti saranno monitorati da vicino dai trader, poiché ogni fluttuazione geopolitica potrebbe influenzare le dinamiche delle valute a livello globale.
Implicazioni per il Forex:
Un possibile accordo tra Trump e Putin potrebbe avere un impatto diretto sul Forex, specialmente sulle seguenti valute:
Rublo Russo (RUB): Un accordo di pace comporterebbe una possibile rivalutazione del rublo. Le sanzioni internazionali contro la Russia potrebbero essere gradualmente rimosse, dando impulso all'economia russa e supportando la domanda di rublo nei mercati globali.
Euro (EUR): L'uscita dell'Ucraina dalla NATO potrebbe portare a una maggiore stabilità per i paesi europei coinvolti nel conflitto, ma potrebbe anche diminuire il rischio associato alla sicurezza energetica e militare. A breve termine, l'Euro potrebbe apprezzarsi contro valute più rischiose, ma la situazione potrebbe variare a seconda delle reazioni politiche in Europa.
Dollaro Statunitense (USD): Il dollaro potrebbe reagire positivamente se l'accordo tra Trump e Putin fosse visto come una stabilizzazione delle relazioni internazionali, ma dipenderà anche da come la Federal Reserve risponderà alle condizioni economiche in evoluzione. Un rallentamento del conflitto potrebbe ridurre l'incertezza che ha spinto i mercati verso il dollaro come bene rifugio.
Sterlina Britannica (GBP): La sterlina potrebbe beneficiare di un possibile de-escalation della crisi, ma anche qui, i fattori politici interni del Regno Unito, come le sue trattative post-Brexit, continueranno a influenzare la valuta.
Cosa aspettarsi nei prossimi giorni:
La notizia dell'incontro Trump-Putin in Arabia Saudita sarà seguita con grande attenzione dai mercati. Se i dettagli dell'accordo verranno confermati, ci possiamo aspettare una reazione immediata nei mercati valutari. È probabile che il forex veda una maggiore volatilità nelle coppie di valute legate alle nazioni coinvolte, con spostamenti nei flussi di capitali che potrebbero riflettere una nuova percezione di rischio o di stabilità.
Conclusioni:
In sintesi, l'accordo tra Trump e Putin potrebbe rappresentare un punto di svolta nella guerra in Ucraina e avere un impatto significativo sui mercati finanziari, in particolare sul Forex. Gli investitori dovranno monitorare attentamente gli sviluppi geopolitici e prepararsi a possibili fluttuazioni nelle valute. Con la fine delle ostilità, la stabilità potrebbe tornare a favorire alcune valute, ma la situazione rimane delicata e in continua evoluzione.
Le azioni chiudono in rialzo in attesa dei dati CPI.Le azioni chiudono in rialzo in attesa dei dati CPI.
di Marco Bernasconi – 12 Febbraio 2025
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A Wall Street si dice:
"Compra aziende con gestione eccellente. L'abilità del gestore è importante quanto la qualità dell'azienda stessa."
— Warren Buffett
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La mia opinione e il mio punto sul mercato oggi
Ieri, le azioni sono rimaste bloccate in un ristretto intervallo di negoziazione, mentre gli investitori attendevano i dati CPI di oggi, elaborando nel contempo la testimonianza al Congresso del presidente della Fed, Jerome Powell, e le ultime mosse tariffarie del presidente Donald Trump.
• Il Dow Jones è avanzato dello 0,28% (circa 123 punti), chiudendo a 44.593,65.
• L’S&P 500 è salito dello 0,03% a 6.068,50.
• Il NASDAQ, invece, ha registrato una perdita dello 0,36% (circa 70 punti), chiudendo a 19.643,86.
Tesla (TSLA) ha avuto un impatto negativo sull’indice, scendendo del 6,3% per il quinto giorno consecutivo in territorio negativo. La maggior parte dei "Magnificent 7" è stata sotto pressione oggi, ad eccezione di Apple (AAPL), che è aumentata del 2,2% grazie a una nuova partnership nel settore dell’intelligenza artificiale con Alibaba (BABA) per i suoi dispositivi in Cina.
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Le dichiarazioni di Powell e le nuove tariffe commerciali
Durante la sua audizione di ieri davanti al Comitato Bancario del Senato, Powell ha dichiarato che la Fed non aveva fretta di riprendere i tagli ai tassi di interesse. Nel complesso, il presidente della banca centrale si è mostrato fiducioso sulla solidità dell’economia, sottolineando la forza del mercato del lavoro e la persistenza dell’inflazione.
Tuttavia, ha evitato di commentare direttamente le nuove tariffe doganali.
Parlando di dazi, il Presidente ha annunciato ieri dazi del 25% su tutte le importazioni di acciaio e alluminio, che entreranno in vigore il 12 marzo. Nei prossimi giorni, si prevedono possibili misure di ritorsione da parte dei partner commerciali.
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L’attenzione si sposta sui dati CPI
Nonostante le dichiarazioni di Powell e la questione dei dazi, il vero protagonista della settimana potrebbe essere il rapporto CPI di oggi.
• Le previsioni indicano un tasso annuo del 2,9%, lo stesso del mese precedente.
• Il dato mensile è atteso in calo, passando dallo 0,4% allo 0,3%.
• L'indice core CPI dovrebbe salire allo 0,3% rispetto allo 0,2% del mese scorso.
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Il mercato in attesa di segnali chiari
Attualmente, il mercato sembra muoversi con cautela, aspettando maggiori informazioni su due fronti chiave: inflazione e dazi doganali.
• Un rapporto CPI inferiore alle attese potrebbe attenuare la pressione sui rendimenti obbligazionari, incentivando gli acquisti nei settori più sensibili ai tassi.
• Al contrario, dati CPI superiori alle aspettative potrebbero alimentare nuove vendite e un aumento della volatilità.
Non resta che attendere l’uscita del dato per vedere come evolveranno i mercati.
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Fai il Primo Passo Verso un Futuro Finanziario più Solido
Con una strategia mirata e la giusta mentalità, puoi sfruttare questo periodo per costruire un portafoglio vincente.
Unisciti a noi e inizia a investire con intelligenza, approfittando dei prezzi bassi e delle opportunità che il mercato offre in questo momento di panico.
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Rubrica "Selezione di Titoli Vincenti"
In questa sezione della mia analisi, vorrei mettere in evidenza alcuni titoli interessanti che ritengo possano catturare l'attenzione dei miei lettori.
° Oggi propongo alla vostra attenzione: Yelp (YELP)
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° Resta aggiornato per ulteriori analisi e opportunità di investimento!
Cordiali saluti,
Marco Bernasconi Trading.
Powell vs TrumpPOWELL VS TRUMP
Ha parlato Jerome Powell! Nella sua audizione al Congresso, il Presidente della Fed ha rilasciato commenti interessanti riguardanti la politica monetaria, ma non solo, dato che si è espresso sulle tariffe, anche se velatamente.
Il Presidente ha dichiarato di non avere fretta di modificare la politica monetaria, in ragione di un'economia che cresce ancora e si dimostra resiliente. Gli USA non sono in recessione, secondo il Governatore, che ha insistito ricordando che non spetta alla Fed dire se gli USA hanno sperimentato un atterraggio morbido, ma di certo la stessa Fed può dire di non aver osservato un atterraggio duro.
Parlando delle tariffe, ha ricordato che non spetta alla banca centrale commentare le politiche tariffarie, ma poi ha puntualizzato che la tesi del libero scambio ha ancora senso, in ragione del fatto che i paesi che non adottano politiche restrittive sui dazi crescono più rapidamente.
La stoccata al Presidente Trump è arrivata poco dopo, quando ha dichiarato che la legge non consente al Presidente di rimuovere un membro del consiglio della Fed. Insomma, il rapporto tra i due protagonisti della vita politica ed economica degli Stati Uniti non sembra tutto rose e fiori, ma i due leader avranno ben altre occasioni per confrontarsi e il tutto si fa estremamente interessante.
WALL STREET NEUTRALE
La borsa USA ha oscillato intorno allo zero e non è riuscita a schiodarsi dal trading range neanche con le dichiarazioni del Governatore Powell, che ha ribadito davanti al Congresso che la Fed non ha fretta di tagliare i tassi di interesse.
Nel frattempo, Trump ha firmato un ordine esecutivo che impone una tariffa del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio senza eccezioni o esenzioni. Le azioni dei produttori di acciaio e alluminio sono aumentate, vale a dire Cleveland-Cliffs (3,1%), US Steel Corp (1,2%), Nucor (2,5%) e Alcoa (1,6%).
Le megacap invece hanno avuto chiusure contrastanti, con Apple che ha guadagnato l'1,6%, Alphabet lo 0,2% mentre Microsoft e Meta hanno registrato perdite. Sostanzialmente invariate Nvidia e Amazon.
Nel frattempo, la stagione degli utili continua con le azioni Coca-Cola in crescita di oltre il 4% dopo che le vendite dell'azienda hanno superato le stime.
VALUTE
Lentamente, ma inesorabilmente, il mercato dei cambi ci sta dicendo che il dollaro ha perso slancio, forse perché tutte le notizie positive per la divisa USA sono ormai scontate nei prezzi di mercato.
Ieri sera poi, dopo che è uscita una notizia che fa sperare nella fine della guerra Russia-Ucraina, il dollaro ha ulteriormente ripiegato, alimentando una fase di risk on che ha spinto Euro, GBP, AUD e NZD al rialzo. Il Presidente ucraino Zelensky si è detto pronto ad offrire uno scambio territoriale con la Russia. Non è molto, ma è un piccolo spiraglio che si apre.
MESSICO, PRODUZIONE INDUSTRIALE
La produzione industriale del Messico si è ridotta del 2,7% rispetto all'anno precedente a dicembre 2024, dopo un calo dell'1,4% nel mese precedente. Si tratta del quinto mese consecutivo di cali nell'attività industriale, con l'edilizia (-7,5% contro -4,5%), l'estrazione mineraria (-6,3% contro -4,4%) e la produzione manifatturiera (-0,6% contro -0,1%) che hanno contribuito al rallentamento economico.
Allo stesso tempo, i servizi di pubblica utilità hanno registrato una crescita più lenta, dell'1,7%, rispetto al 3% di novembre. Su base mensile, la produzione industriale è scesa dell'1,4% a dicembre, una diminuzione superiore alle attese dello 0,5%. Nel 2024, la produzione industriale messicana è aumentata dello 0,2% rispetto a un anno fa. Peso messicano ancora debole a 20.55 contro dollaro.
BRASILE, INFLAZIONE IN CALO
Il tasso di inflazione annuale in Brasile si è attenuato al 4,56% a gennaio 2025 dal 4,83% del mese precedente, in linea con le aspettative del mercato, segnando il livello più basso da settembre dell'anno scorso. Tuttavia, è rimasto al di sopra della fascia di tolleranza superiore della banca centrale del 4,5%, e ciò sosterrà la previsione di un altro aumento dei tassi a marzo, come segnalato a dicembre.
Nonostante siano rimasti elevati, i prezzi hanno rallentato per cibo e bevande (7,25% contro il 7,69% a dicembre 2024), mentre i costi sono diminuiti per alloggi e utenze (-0,36% contro il 3,06%), esclusivamente a causa dell'impatto dei crediti energetici. A loro volta, rispetto al mese precedente, i prezzi al consumo sono aumentati dello 0,16%, l’aumento più debole per gennaio dal 1994.
Buona giornata e buon trading.
Saverio Berlinzani
Qualsiasi materiale fornito non tiene conto dell’obiettivo di investimento specifico e della situazione finanziaria di chiunque possa riceverlo. I risultati passati non sono un indicatore affidabile dei risultati futuri. AT fornisce un servizio di sola esecuzione. Di conseguenza, chiunque agisca in base alle informazioni fornite lo fa a proprio rischio.
Le informazioni qui fornite non costituiscono una ricerca di investimento. I materiali non sono stati preparati in conformità ai requisiti legali volti a promuovere l’indipendenza della ricerca di investimento e in quanto tali devono essere considerati come una comunicazione pubblicitaria. Tutte le informazioni sono state preparate da ActivTrades (altresì “AT”).
Le informazioni non contengono una raccolta dei prezzi di AT, né possono essere intese come offerta, consulenza, raccomandazione o sollecitazione ad effettuare transazioni su alcuno strumento finanziario. Non viene fornita alcuna dichiarazione o garanzia in merito all’accuratezza o alla completezza di tali informazioni.
Oro, che noia? Non credo proprio! La Guida PipGuard PT.2Oro, che noia? Non credo proprio! La Guida PipGuard PT.2 ✨
Ciao amici! 😎
Avete già letto la Parte 1 ? Se non l’avete ancora fatto, vi invito a darle un’occhiata subito! Mi piacerebbe sapere cosa ne pensate e, soprattutto, se avete dato fiducia al vostro amico PipGuard. Dai, fidati di me ora , no? 😜✨
Prima di iniziare: una riflessione importante 🧐
Valutate sempre la qualità delle informazioni ! Non accontentatevi di bei grafici o analisi superficiali. Approfondite , siate curiosi e, soprattutto, costanti . Se trovate utili le mie analisi, fatemelo sapere con un commento o un boost . Ogni feedback è oro … proprio come il nostro protagonista di oggi! 😏
Ri-buongiorno a tutti! 🌅
Purtroppo sono stato meno attivo qui su TradingView, ma ho lavorato tantissimo al mio progetto. Non vi ho dimenticati, eh! Chi mi segue lo sa: PipGuard non si ferma mai . 💪🔥
Oggi torniamo con la seconda parte dell'analisi sull' oro . La prima parte? Beh, ha eseguito perfettamente le previsioni… ma c’è da stupirsi? Siamo PipGuard! 😜 Quindi, amici miei, siamo in un trend rialzista . Sorprendente? Direi di no! Il prezzo sembra puntare verso i 3000$ , giusto per mettere un po’ di pepe nell’economia globale. Ma tranquilli, ci pensiamo noi! 💎
Attenzione: questa analisi è NEUTRALE 🧐
Abbiamo 2 opzioni possibili . Anche se siamo in un trend rialzista , nulla è escluso . Seguiamo attentamente ogni dettaglio.
Flashback: Quando eravamo sui 700...
Molti pensavano a un ribasso appena raggiunti gli 800$ . E invece… sorpresa! Non solo il prezzo non è sceso, ma ha continuato a salire fino a 2900$ . Quindi, attenzione: le cose banali spesso sono le più costose . Pensateci bene. 🤔✨
L'analisi odierna: lavoriamo sull'ultimo impulso! 📈
L'ultimo movimento chiave è compreso tra 2835$ e 2942$ . Ora suddividiamo e analizziamo:
- Fibonacci rialzista : tra 2875$ e 2860$ , dove il prezzo potrebbe attrarre e invertire al rialzo.
- Liquidità ribassista :
1. Prima zona: 2896$ – potenziale punto di inversione a fine ritracciamento.
2. Seconda zona: tra 2887$ e 2877$ .
3. Terza zona: tra 2870$ e 2865$ .
- Se il prezzo non reagisce in queste aree, occhio alla prossima liquidità! 😏
E al rialzo? 🚀
- Prima conferma: chiusura sopra 2911$ – primo segnale rialzista.
- Secondo ostacolo: liquidità ribassista tra 2918$ e 2921$ . Una chiusura sopra questo livello? Rialzo confermato e obiettivo massimo storico! 🎯
Ricapitoliamo i livelli chiave 🔑 :
- Livello spartiacque: 2910$ .
- Sopra: Rialzista .
- Sotto: Ribassista .
🎯 Obiettivi esclusivi PipGuard:
- ** Rialzisti **: 2960$-2950$ .
- ** Ribassisti **: 2865$-2860$ .
Se questa analisi ti è piaciuta, lascia un boost o un commento ! 📬 Ogni vostro feedback mi motiva a dare sempre il massimo. Ci vediamo presto, amici miei.
Un caro saluto, PipGuard 🚀💛
Io sono già dentro al trade: entry 2916/13/10 a ribasso .
DAZI...ANCORA!Domenica il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha comunicato che prevede di annunciare nuove tariffe del 25% lunedì, mirate alle importazioni di acciaio e alluminio.
L'indice DJP che racchiude le principali materie prime sale dell'1,5%, tornando a ritestare livelli di novembre 2022.
Quali sono i più grandi paesi esportatori di acciaio e alluminio negli Stati Uniti?
Canada seguito da Messico e Germania.
Per ora l’Unione Europea non ha ricevuto alcuna notifica ufficiale dei nuovi dazi doganali statunitensi, ha affermato la Commissione Europea.
Di conseguenza, " non risponderemo ad annunci di carattere generale privi di dettagli o chiarimenti scritti ", ha scritto la Commissione Ue in una nota, sottolineando che interverrà per proteggere gli interessi delle aziende europee in caso di misure ingiustificate.
[AD ALCUNE CANDELE MANCA L'OMBRA] - Vedi qui la spiegazionePERCHE' AD ALCUNE CANDELE MANCA L'OMBRA SOPRA, SOTTO O SIA SOPRA CHE SOTTO IL CORPO ?
Nei mercati finanziari, le candele giapponesi rappresentano l'andamento dei prezzi in un determinato intervallo di tempo. Ogni candela è composta da un corpo (che mostra l'apertura e la chiusura) e da eventuali ombre (che indicano il massimo e il minimo raggiunti durante quel periodo). Quando una candela manca di un'ombra superiore o inferiore, significa che il prezzo non si è mai mosso oltre il livello di apertura o chiusura in quella direzione.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA SUPERIORE :
Candela Marubozu ribassista 🔻
• Il prezzo di chiusura coincide con il minimo del periodo.
• Indica una forte pressione di vendita senza rimbalzi significativi.
• Candela tipica di un forte trend ribassista.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA INFERIORE :
Candela Marubozu rialzista 🔺
• Il prezzo di apertura corrisponde esattamente al minimo del periodo.
• Significa che i compratori hanno dominato sin dall'inizio, senza mai
permettere un ribasso.
• Candela tipica di un forte trend rialzista.
MOTIVI PER CUI MANCA L'OMBRA SUPERIORE E INFERIORE :
Candela Marubozu completa ❌
• Il prezzo si è mosso in una direzione senza esitazioni.
• Se è rialzista, significa che il prezzo di apertura è il
minimo e il prezzo di chiusura è il massimo.
• Se è ribassista, il prezzo di apertura è il massimo e il
prezzo di chiusura è il minimo.
• E' un segnale forte di momentum nella direzione
della candela.
L'assenza di ombre, quindi, indica generalmente una chiara direzionalità e può essere un segnale di continuazione o inversione a seconda del contesto di mercato.
Dazi Cina-USA: Impatto sul Forex
Salve, sono il trader professionista Andrea Russo e oggi voglio parlarvi di un tema caldo che sta scuotendo i mercati globali: l’introduzione dei nuovi dazi da parte della Cina verso gli Stati Uniti e l’impatto che questa notizia sta avendo sul mercato Forex.
Un Nuovo Capitolo nella Guerra Commerciale USA-Cina
Da settimane, il mondo degli investimenti ha tenuto sotto osservazione l'evolversi delle tensioni tra due delle più grandi economie mondiali: Stati Uniti e Cina. Dopo mesi di trattative, la Cina ha deciso di implementare nuovi dazi sui prodotti statunitensi, intensificando la guerra commerciale iniziata già qualche anno fa. La notizia ha avuto un effetto immediato sui mercati globali e, come sempre, il Forex è uno dei mercati più sensibili a questi sviluppi geopolitici.
L'Impatto Diretto sulle Coppie Valutarie USD
Il dollaro statunitense (USD) ha subito un forte contraccolpo dopo l'annuncio. I dazi, infatti, possono ridurre le esportazioni statunitensi verso la Cina, influenzando negativamente la bilancia commerciale USA e alimentando l'incertezza tra gli investitori. Il risultato immediato? Un indebolimento del dollaro contro diverse valute.
Le coppie di valute più colpite sono state:
EUR/USD: L’euro ha guadagnato terreno, salendo a livelli non visti da settimane. L’incertezza economica derivante dai dazi ha spinto gli investitori a rifugiarsi in valute ritenute più sicure, come l’euro.
GBP/USD: La sterlina britannica ha seguito una traiettoria simile, guadagnando contro il dollaro. Nonostante la Brexit resti un tema caldo, la debolezza del dollaro ha dato un respiro alla valuta britannica.
USD/JPY: Il yen giapponese, tradizionalmente considerato un bene rifugio, ha beneficiato dell’incertezza, con un apprezzamento contro il dollaro. Un flusso di capitali verso il Giappone è stato il risultato diretto del cambiamento nella percezione del rischio.
Effetti sull’RMB Cinese
Anche la valuta cinese, il renminbi (RMB), ha subito delle fluttuazioni significative. Se da un lato la Cina sta cercando di limitare l’effetto dei dazi sul proprio mercato interno, dall'altro lato la risposta dei mercati è stata di cautela. In particolare, gli investitori si stanno preparando a una possibile svalutazione controllata del renminbi, con l’intenzione di mantenere la competitività delle esportazioni cinesi, che potrebbero risentire dei dazi più elevati.
Il Ruolo delle Banche Centrali
Un altro fattore che non può essere ignorato in questo contesto è l’approccio delle banche centrali. La Federal Reserve (Fed) degli Stati Uniti potrebbe decidere di rivedere le proprie politiche monetarie per contrastare gli effetti negativi dei dazi sul dollaro. Potremmo vedere un allentamento della politica monetaria o addirittura una riduzione dei tassi di interesse, a meno che la Fed non voglia contenere l’inflazione crescente causata dai dazi.
Dall’altra parte, la People’s Bank of China (PBoC) potrebbe essere costretta ad adottare misure per sostenere l’economia cinese. La possibilità di un intervento sulla valuta potrebbe avere effetti notevoli non solo sul Forex, ma anche su altre asset class come le materie prime e i mercati azionari.
Come Sfruttare questa Situazione nel Trading Forex
Gli sviluppi legati alla guerra commerciale tra USA e Cina sono una benedizione per i trader Forex, a condizione che siano in grado di monitorare attentamente le notizie e reagire tempestivamente. Ecco alcune strategie da considerare:
Operazioni di tipo “Breakout”: La notizia dei dazi ha innescato movimenti significativi, e i trader esperti possono cercare di entrare in operazioni “breakout” sulle coppie di valute più volatili. Ciò significa cercare di entrare in acquisto o vendita quando una coppia valutarie supera determinati livelli di supporto o resistenza.
Strategie basate sul rischio: Le incertezze derivanti dalla guerra commerciale possono spingere i trader a essere più selettivi nelle operazioni. Strategie basate su una gestione attenta del rischio, come il risk-reward ratio e lo stop-loss, sono essenziali per navigare in acque turbolente.
Monitorare le dichiarazioni delle banche centrali: Ogni segnale proveniente dalla Fed o dalla PBoC è cruciale. I trader dovrebbero prepararsi a reagire rapidamente a qualsiasi cambiamento nelle politiche monetarie, poiché possono influire immediatamente sul valore delle valute coinvolte.
Riflessioni Finali
La decisione della Cina di imporre nuovi dazi agli Stati Uniti segna una nuova fase della guerra commerciale tra le due potenze economiche. In un mercato Forex già volatile, questa mossa aggiunge ulteriore incertezza, con l’USD che potrebbe affrontare un periodo di debolezza mentre altre valute emergenti, come il renminbi, potrebbero subire effetti contrastanti.
Buon trading a tutti.
Andrea Russo
$ADA | CARDANO La Guida PipGuard🌟 Buonasera a tutti!
Oggi vi porto una delle 4 analisi che ho preparato per il mondo crypto.
📆 Dettagli dell’analisi:
Eseguita su time-frame settimanale e giornaliero: quindi è una proiezione a medio-lungo termine.
Mostra due possibili direzioni, con l’obiettivo di essere una guida chiara per entrambe le opzioni.
Include possibili percorsi che il prezzo potrebbe seguire.
💡 Punti chiave dell’analisi:
Siamo in un trend rialzista, ma consiglio di trattare questi movimenti come ritracciamenti prima di un possibile rialzo. Nulla è da dare per scontato!
Finché il prezzo resta sotto 0.7630, rimane ribassista.
Attenzione alla possibile presa di liquidità tra 0.8280 e 0.9520 , da cui il prezzo potrebbe reagire e scendere.
Se il prezzo chiude sopra 0.9900, allora avremo una conferma di trend rialzista.
🔍 Questa analisi andrebbe confrontata periodicamente, dato il time-frame utilizzato. La pazienza è la chiave del trading! Quindi:
Aspetta, individua la conferma, e poi entra.
🎯 Se la mia analisi ti è piaciuta, lasciami un tuo segno di apprezzamento!
Buona serata e buon trading! 🚀
Analisi Gold Wave: aspettative ribassiste e quandoAnalisi Gold Wave: aspettative ribassiste e quando
Questa analisi si basa sulla **Teoria delle onde di Elliott**, poiché sembra che l'oro abbia completato il modello di correzione **Expanded Flat**, che consiste in:
- **Onda A**: rialzo iniziale
- **Onda B**: correzione al rialzo che supera il picco di A
- **Onda C**: forte calo che rompe il fondo dell'onda A
#### **📉 Scenario previsto:**
🔴 Dopo che il prezzo raggiunge **2.886,80**, c'è una forte possibilità di iniziare una correzione al ribasso mirata a:
1️⃣ **2.789,97** (supporto iniziale)
2️⃣ **2.596,32** (supporto principale)
3️⃣ **2.536,50** (possibile obiettivo finale prima che si verifichi un nuovo rimbalzo)
#### **🛑 Quando viene annullato lo scenario ribassista e l'analisi fallito?**
✅ **Breakthrough Clear e chiusura giornaliera sopra 2.886,80 - 2.900,00**:
- Se il prezzo rompe quest'area e continua a salire, significa che l'onda C potrebbe aver fallito e il mercato potrebbe iniziare una nuova ondata rialzista invece della correzione prevista.
✅ **Un forte slancio di acquisto appare con la rottura dei massimi precedenti**:
- Se vediamo forti rialzi senza una chiara correzione, questo indica la continuazione del trend rialzista invece di una correzione ribassista.
### **🔥 Riepilogo dell'analisi:**
⚡ L'oro affronta una possibile correzione ribassista a condizione che **2.886,80** non venga violato, ma se il prezzo continua a salire sopra **2.900,00**, lo scenario ribassista fallirà e potremmo assistere a una nuova estensione rialzista. 🚀
Aud/Cad: Interessante Price Action Se queste mie analisi ti sono utili ti prego di mettere un LIKE/BOOST all' articolo e seguire questo profilo.
Questo mi permetterà di continuare a fare questo lavoro gratuito.
Buongiorno a tutti,
eccomi qui come sempre per l'analisi settimanale.
Quest'oggi andiamo sul cross valutario Aud/Cad.
Si è creata una dinamica di price action molto interessante ovvero la mia strategia FTW perfettamente contestualizzata nella struttura di mercato.
Nelle ultime settimane infatti il mercato ha cominciato un trend ribassista in cui nell'ultimo periodo c'è stato un classico pullback verso area 0,9000 dove la price action richiama possibili nuovi movimenti verso il basso.
Il primo livello di attenzione come target di profitto è area 0,8780.
Nell'ottica operativa cercherò un'entry di conferma su grafico a time frame daily nei prossimi giorni.
Solo ritorni sopra 0,9100 fallirebbe il mio scenario.
Anche per oggi è tutto, vi auguro un buon week end e un buon TRADING SIMPLE!
Oro: Livelli Cruciali, Scenari Futuri Analisi del grafico e delle figure principali
Grafico Mensile (Monthly)
Sul mensile, è evidente una figura di Bullish Flag che punta a un target in area 3020. La linea di trend rialzista è ben visibile e conferma che il trend di lungo termine è positivo, ma devo dire che il recente movimento sembra meno forte rispetto ai rally precedenti: sembra quasi che il prezzo faccia fatica a salire.
Il livello chiave da tenere d’occhio è 2620, un supporto molto importante. Se dovesse essere rotto, sarebbe un segnale di inversione pesante sul lungo termine. Per ora, il massimo è stato 2886,77, ma sarà cruciale vedere come si comporta il prezzo intorno a 2860, il livello cruciale (per adesso).
Grafico Giornaliero (Daily)
Sul daily si vede una figura di Triangolo simmetrico che punta anch’essa a un target rialzista di circa 3018, quindi coerente con il mensile. Però è chiaro che il ritracciamento verso 2860 ha reso questa zona importante per il futuro andamento del prezzo.
Se 2860 tiene, possiamo aspettarci un rimbalzo verso 3000+, ma se cedesse, allora i livelli da considerare sarebbero più bassi, con un primo target in zona 2750. Lo ammetto, è difficile tracciare trendline precise perché il movimento dell’oro è meno regolare e spesso imprevedibile.
Grafici Intraday (4H - 15m)
Sui timeframe più bassi, emerge un Rising Wedge, figura tipicamente ribassista, e qui la storia cambia un po’.
Il target al ribasso principale è 2730, passando prima per 2780.
A mio avviso, questa correzione è più che plausibile considerando la forte corsa che c’è stata finora. Però, come sempre, il problema è capire quando. Noi che lo tradiamo ogni giorno sappiamo che il quando è un aspetto relativo, perché puntiamo a movimenti più limitati proprio per via dello scalping intraday.
Conclusioni e scenari possibili
Ecco come la vedo:
Scenario rialzista: Se il prezzo tiene i 2860, potrebbe usarli come trampolino di lancio per tornare verso i massimi e puntare a 3000-3020. Però serve un breakout deciso sopra 2886,77 per confermare questo scenario.
Scenario ribassista: Se il supporto dei 2860 cede, allora i prossimi livelli chiave sono 2780 e 2730, che a mio avviso sono target raggiungibili.
Gestione del rischio: L’oro non è mai facile da tradare, e in questa fase è diventato ancora più nervoso e imprevedibile. Serve molta attenzione con strategie ben definite.
--> Sta nascendo in me l’idea che l’oro non si limiterà a raggiungere solo la zona 3000, ma andrà ben oltre nel lungo periodo, in un continuo rialzo potenzialmente infinito. Le ragioni di questa visione le ho spiegate in un altro post, ma riassumo brevemente: c’è una guerra importante in atto tra valute, e l’oro – insieme al bitcoin, anche se in misura diversa – sembra destinato a diventare il territorio di combattimento di tutte le nazioni. Questo contesto geopolitico e finanziario rende l’oro una riserva di valore sempre più cruciale e, di conseguenza, un asset dal potenziale esplosivo.
Per chi trada l’oro come me, consiglio di continuare a seguire i livelli cruciali che segnalo, soprattutto se fate scalping o intraday. So che non è facile tradarlo in questa fase, ma chi conosce bene i pattern tipici dell’oro può trovare vantaggi rispetto ad altri asset.
Se vi interessa, nel mio gruppo privato di Facebook Borsa e Mercati ogni giorno pubblico i nuovi livelli di prezzo, possibili segnali e analisi per aiutare nella gestione operativa. 😊
La corsa all’oro continua, ma, come nella storia, quante "vittime" può fare! Sta a noi essere disciplinati e rimanere lucidi.
PETROLIO, il cuore vorrebbe un long la ragione noChart di Capital.Com
Il petrolio è una commodity "quasi" come le altre.
La circostanza che ci sia un cartello tra i produttori mondiali, che insieme controllano l'80% per cento delle riserve, produce inevitabilmente una distorsione delle quotazioni.
Senza entrare nelle logiche che regolano i rapporti tra i componenti cartello e gli obiettivi che di volta in volta si prefiggono, il dato di fatto è che, a differenza di altre materie prime, viene prodotta una distorsione sulle quotazioni spot e future.
Questo ha anche una conseguenza nello studio dei grafici poiché esistono delle aree di prezzo "sensibili” in corrispondenza delle quali le quotazioni potrebbero avere un comportamento anomalo.
Pensiamo ad esempio all'arma impropria usata dall'Opec nei confronti dei produttori di shale oil americani.
Come sappiamo la produzione di petrolio da scisto bituminoso in America è una rivoluzione relativamente recente che ha portato velocemente il paese all'autosufficienza.
L'industria dello scisto agli inizi aveva costi industriali di produzione molto alti per cui era necessario una quotazione spot del petrolio relativamente alta per rendere conveniente l'estrazione e portare i bilanci in guadagno.
A mano a mano che gli estrattori sono diventati più virtuosi il livello di break even (il prezzo spot minimo capace di coprire i costi di produzione) della quotazione del greggio si è sempre più abbassato.
Storicamente L'Opec ha sempre usato l'osservazione del livello di break even degli americani come livello su cui agire per influenzare sia la produzione che l'immissione sul mercato dei barili.
È semplicemente per questo che in corrispondenza di alcune aree di prezzo la determinazione dello stesso subisce una distorsione.
Restando comunque nel breve termine, nei grafici a candele mensili è inequivocabile la formazione, che va avanti da tre anni, di un chiaro triangolo discendente.
Dai massimi in area 126 dollari la materia prima ha costantemente prodotto massimi relativi decrescenti e minimi nell'ampio range tra 65 e 70 dollari.
Il livello dei 65 evidentemente rappresenta il lato del triangolo che funge da breakout del pattern.
Per quello che si diceva prima, il livello segnato come breakout è particolare poiché sotto, tenendo conto dei costi marginali di estrazione dello shale oil, alcuni produttori andrebbero in fibrillazione.
Ciò detto, se apriamo il manuale del bravo trader scopriamo che, normalmente, un triangolo discendente è più probabile che venga violato al ribasso.
Lo stesso manuale dice anche che per individuare un eventuale punto di arrivo dei prezzi, occorre proiettare al ribasso l'ampiezza del pattern.
Ciò significa che avremmo quotazioni del petrolio a 2 dollari.
Tutto poco realistico, e che ci porta ad escludere la possibilità tecnica di un tale movimento poiché solo motivazioni fondamentali potrebbero determinare quotazioni del genere.
Diciamo che per avere il successo del pattern abbiamo bisogno di un contesto macroeconomico quanto meno sconvolto.
Ne abbiamo avuto un esempio nel periodo del covid quando addirittura i prezzi si sono spinti sotto lo zero.
Però è anche vero che il manuale quando parla di proiezione dei prezzi collegato ad un determinato pattern porta sempre un asterisco che ci invita a leggere qualcosa di scritto piccolo piccolo.
Nel nostro caso leggiamo che il livello di prezzo associato alla proiezione della figura è “un caso possibile si, probabile il giusto, certo no”.
Quindi bisogna concentrarsi su tutto ciò che c'è di intermedio tra il caso estremo e il livello di breakout.
Ognuno con i propri ragionamenti e le proprie strategie.
Intanto lo scorso mese si è prodotta una falsa rottura della importantissima trendline discendente.
Che si sia trattato di una falsa rottura ce ne potevamo accorgere solo osservando il mensile, sul settimanale invece è andata in scena tutt'altra storia come vedremo
Le figure di inversione a una singola candela assumono più importanza e sono mediamente più efficaci quando si formano su livelli di prezzo sensibili.
In questo caso abbiamo una shooting star che ha prodotto una falsa rottura a contatto con la trendline. Intanto il mese in corso ha già confermato la figura.
Quello che possiamo osservare è che si è anche formata una divergenza sui volumi.
Quelli associati alla shooting star, che ha in pancia la falsa rottura, sono addirittura inferiori a quelli del picco precedente che aveva solo toccato la trendline
Prendendo una metafora dal ciclismo, abbiamo assistito alla fuga in avanti di un ciclista cui il gruppo non ha risposto venendo presto ripreso.
Sul settimanale invece i volumi al breakout erano in evidente espansione per cui certamente poteva essere giustificato il long.
Questo è un caso di stop loss che andrebbe accettato in pace perché c'erano le condizioni per fare il trade.
Non si può prevedere tutto, non si poteva immaginare che il gruppo non avrebbe seguito l'uomo solo al comando.
Lo stesso supporto a 71 dollari, se avesse retto si sarebbe creato un interessante situazione di pullback sia sul supporto statico che, sostanzialmente, sulla trendline appena violata.
In quel caso si poteva seriamente monitorare la situazione per verificare la vera intenzione dei prezzi di uscire da questo pattern ribassista di lungo periodo.
Comunque questo scenario non è definitivamente tramontato perché nel caso in cui oggi i prezzi dovessero invertire al rialzo c'è la serie possibilità che verrà stampata sui grafici una pinbar o un hammer sullo stesso livello di supporto.
Visto che la shooting star sul mensile è già confermata, con il descritto contesto di volumi, la cosa più razionale da attendersi sarebbe un proseguimento del calo.
In primis potremmo avere il contatto con la trendline rialzista di breve, successivamente l’approdo sul ben più importante supporto statico dei 65 dollari.
Trend Rialzista La teoria del trend rialzista si basa sull'idea che un asset o un mercato si muova in modo continuo verso l'alto, rompendo i livelli di resistenza precedenti e creando nuovi massimi. Questo comportamento è definito da una sequenza di swing highs e swing lows.
1. Swing High (Massimo relativo)
Un swing high è il punto più alto in una sequenza di movimenti di prezzo. In un trend rialzista, gli swing highs si susseguono a intervalli regolari, ognuno più alto del precedente. Questo indica che i compratori stanno dominando il mercato e che il prezzo sta crescendo.
In altre parole, un swing high si verifica quando il prezzo raggiunge il punto più alto prima di invertire temporaneamente la sua direzione. Per confermare che è un "vero" swing high, il prezzo dovrà scendere un po' prima di salire di nuovo, creando una nuova alta.
2. Swing Low (Minimo relativo)
Un swing low è il punto più basso in una sequenza di movimenti di prezzo. In un trend rialzista, gli swing lows dovrebbero essere progressivamente più alti rispetto ai precedenti. Questo mostra che, nonostante eventuali correzioni temporanee, i compratori riescono a mantenere il controllo del mercato, impedendo che il prezzo scenda troppo.
Un swing low si verifica quando il prezzo raggiunge un minimo prima di invertire la direzione e risalire.
Come funziona in un trend rialzista?
In un trend rialzista, vediamo una successione di swing highs più alti e swing lows più alti. L'andamento del prezzo segue il seguente schema:
Swing High: Il prezzo sale, tocca un massimo, e poi corregge verso il basso.
Swing Low: Dopo una correzione, il prezzo non scende al di sotto del minimo precedente e riparte verso l'alto.
Questo processo continua, con ogni swing high che segna un massimo superiore al precedente e ogni swing low che segna un minimo superiore al precedente.
In pratica, il trend rialzista è segnato da una sequenza di alti e bassi crescenti, che evidenziano un movimento ascendente. I trader spesso utilizzano questa teoria per identificare potenziali punti di ingresso e uscita, cercando di acquistare nei punti più bassi (swing low) e vendere nei punti più alti (swing high).
Strumenti e approcci
Molti analisti tecnici utilizzano indicatori e pattern grafici per confermare i swing high e swing low, tra cui:
Linee di trend: tracciando una linea che collega i minimi (swing lows) e i massimi (swing highs) per identificare la direzione del trend.
Supporto e resistenza: i punti di swing low diventano potenziali livelli di supporto, mentre i punti di swing high diventano livelli di resistenza.
In sintesi, la teoria del trend rialzista con swing highs e swing lows è una metodologia per comprendere e sfruttare il movimento del prezzo in mercati che stanno salendo, individuando momenti chiave in cui il prezzo cambia direzione.
[15 PUNTI FONDAMENTALI DA INCLUDERE NEL TUO TRADING JOURNAL]1. Data e Ora dell'Operazione
• Registrare il giorno, l'ora di apertura e di chiusura delle posizioni. Questo aiuta a individuare eventuali pattern legati al timing (ad esempio, alcune strategie potrebbero funzionare meglio in determinati momenti della giornata.
2. Strumento di Attività Trattata
• Identificare il mercato o l'asset trattato:
- Azioni
- Forex
- Criptovalute
- Ecc.
3. Direzione dell'Operazione
• Indicare se l'operazione è long (acquisto) o short (vendita). Questo è utile per analizzare se si è più profittevoli con uno dei due tipi di operazioni.
4. Dimensione della Posizione
• Annotare il numero di contratti, lotti o la quantità di azioni acquistate/vendute, La gestione del rischio è spesso legata alla dimensione della posizione.
5. Entrata e Uscita
• Prezzo di entrata e di uscita della posizione, così come eventuali ordini di stop loss e take profit. E' fondamentale capire la motivazione di entrambe le decisioni e se le condizioni di mercato sono cambiate durante il trade.
6. Rendimento del Trade (P&L)
• Profitti e perdite realizzati su ogni operazione, sia in termini di denaro che di percentuale. Questo è utile per avere una panoramica chiara del proprio successo complessivo.
7. Motivazione per il Trade
• Scrivere la ragione che ha portato a fare quella specifica operazione (analisi tecnica, analisi fondamentale, segnali di indicatori, ecc.) Rivedere questa parte aiuta a capire se si sta seguendo una strategia ben definita o se si sta agendo impulsivamente.
8. Strategia Utilizzata
• Specificare la strategia di trading utilizzata (trend-following, range trading, breakout, scalping, ecc.) Monitorare se la strategia sta dando risultati consistenti.
9. Rischio/Rendimento
• Il rapporto rischio/rendimento di ogni operazione. E' importante sapere se il trade ha rispettato i parametri di rischio precedentemente impostati (ad esempio, rapporto 1:2).
10. Eventuali News o Eventi Fondamentali
• Annotare se ci sono stati eventi di mercato (annunci economici, notizie geopolitiche, ecc.) che potrebbero aver influenzato la decisione di trading.
11. Emozioni e Psicologia del Trader
• Un punto spesso trascurato, ma fondamentale. Come ti sentivi durante
il trade? Hai agito con calma o sotto stress? Questo aiuta a capire come le emozioni influenzano il proprio comportamento.
12. Lezione Appresa
• Ogni operazione (sia profittevole che in perdita) dovrebbe includere una riflessione su cosa ha funzionato e cosa potrebbe essere migliorato. Questo aiuta nel continuo miglioramento.
13. Analisi Post-Trade
• Dopo aver concluso il trade, è utile fare una revisione critica del processo: hai seguito il piano di trading? Quali errori hai fatto? Quali aspetti avresti potuto gestire meglio?
14. Obbiettivi a Lungo Periodo
• Dopo aver concluso il trade, è utile fare una revisione critica del processo: hai seguito il piano di trading? Quali errori hai fatto? Quali aspetti avresti potuto gestire meglio?
15. Grafico del Trade
• Inserire un grafico con la posizione (entrata, stop loss, take profit, ecc.) può essere utile per visualizzare l'operazione in modo chiaro.
Un trading journal ben strutturato permette non solo di monitorare i risultati, ma anche di acquisire consapevolezza delle proprie decisioni, migliorando così l'approccio al trading nel lungo periodo.
La Guerra dei Dazi: America, Messico, Canada e CinaCari lettori, mi chiamo Andrea Russo e sono un Trader, e oggi voglio parlarvi di un cambiamento rilevante che sta scuotendo i mercati globali: gli Stati Uniti hanno deciso di congelare i dazi su Messico e Canada, mentre la Cina ha lanciato una serie di controdazi mirati. Un'operazione strategica che promette di avere ripercussioni significative sul commercio internazionale e sulle dinamiche economiche globali, con effetti diretti anche sulle valute e sul mercato del Forex.
Congelamento dei Dazi su Messico e Canada: Un Cambio di Strategia?
Gli Stati Uniti, sotto l'amministrazione Biden, hanno deciso di congelare i dazi su Messico e Canada, due partner commerciali vitali. Questa mossa potrebbe sembrare una distensione nella guerra commerciale, ma in realtà rappresenta un tentativo di rafforzare i legami con i vicini, facilitando così il flusso commerciale e stimolando l'economia interna. Con l’aumento dei costi delle materie prime e la crisi energetica, Washington mira a evitare l’escalation delle tariffe, che potrebbe aggravare ulteriormente la situazione economica già fragile.
Una Scelta Strategica in Un Mondo In Bilico
Nonostante le buone intenzioni, il contesto globale resta incerto. La decisione di sospendere i dazi è in parte motivata dalla necessità di rallentare l'inflazione e mitigare gli effetti negativi sulle catene di approvvigionamento, specialmente in Nord America. Tuttavia, questo può anche essere un segnale che gli Stati Uniti cercano di concentrarsi su sfide interne, per poi focalizzarsi su una battaglia più ampia, quella con la Cina.
La Risposta della Cina: Controdazi e Ritorsioni
Dall’altra parte, la Cina non ha tardato a rispondere, introducendo nuove tariffe sui prodotti statunitensi, in particolare in settori chiave come la tecnologia, l’agricoltura e l'automotive. Questi dazi potrebbero avere un impatto diretto sulle aziende statunitensi che esportano verso il paese asiatico, ma anche influenzare le dinamiche del commercio globale. La Cina ha chiaramente messo in campo una risposta strategica, che va oltre la semplice vendetta economica: è un segnale che Pechino non ha intenzione di fare concessioni su un tema che considera fondamentale per la sua posizione geopolitica.
Impatto sui Mercati Finanziari e sul Forex
Ora che abbiamo visto le principali mosse strategiche, vediamo cosa questo implica per i mercati finanziari, in particolare sul mercato Forex. La combinazione di un possibile allentamento delle tariffe verso Messico e Canada e l’inasprimento delle tariffe contro la Cina influenzerà sicuramente le dinamiche valutarie, generando opportunità e rischi per i trader.
1. Impatto sul Dollaro USA (USD)
Il dollaro potrebbe essere influenzato in modi contrastanti da questi sviluppi. Da una parte, l’allentamento delle tariffe verso Messico e Canada potrebbe essere positivo per il dollaro, in quanto potrebbe favorire un rafforzamento dell’economia nordamericana, stimolando i flussi commerciali e riducendo l’incertezza. In particolare, i settori come l’automotive, l’energia e l’agroalimentare potrebbero beneficiare di costi ridotti.
D’altra parte, le tensioni con la Cina potrebbero mantenere un clima di incertezze geopolitiche, che storicamente ha portato a una maggiore volatilità del dollaro. In caso di escalation, l’effetto potrebbe essere un incremento della domanda di beni rifugio, come l’oro e lo yen giapponese, e una possibile debolezza temporanea del dollaro.
Strategia per il trader sul Forex:
Se la mossa di congelare i dazi porta a una stabilizzazione dell’economia nordamericana, il dollaro potrebbe apprezzarsi nei confronti di valute più rischiose, come il messicano (MXN) e il canadese (CAD). Tuttavia, i trader dovrebbero monitorare le reazioni della Cina, poiché un’escalation delle tensioni potrebbe spingere il dollaro verso un rafforzamento più marcato.
2. Impatto sul Peso Messicano (MXN) e sul Dollaro Canadese (CAD)
Il congelamento dei dazi su Messico e Canada avrà probabilmente un impatto positivo sul peso messicano e sul dollaro canadese. Entrambi questi paesi beneficeranno di una riduzione dei costi sulle merci esportate verso gli Stati Uniti, che potrebbe stimolare la crescita economica e migliorare la bilancia commerciale.
Tuttavia, la situazione rimane delicata. Se la Cina continua a rispondere con nuove tariffe, il Messico e il Canada potrebbero risentirne indirettamente, poiché l’incertezza generale potrebbe ridurre gli scambi globali e impattare la crescita complessiva. Nonostante ciò, entrambi i paesi potrebbero continuare a vedere apprezzamenti delle loro valute rispetto a valute emergenti o più rischiose.
Strategia per il trader sul Forex:
L’eventuale apprezzamento del CAD e del MXN potrebbe rendere interessante una strategia di acquisto per queste valute contro valute come il real brasiliano (BRL) o il rand sudafricano (ZAR), che tendono a essere più volatili e vulnerabili a crisi globali.
3. Impatto sullo Yuan Cinese (CNY) e Sulle Valute Emergenti
L’escalation della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina avrà un impatto diretto sullo yuan cinese. In caso di ulteriori controdazi, lo yuan potrebbe indebolirsi ulteriormente, in particolare nei confronti del dollaro. Questo indebolimento potrebbe anche tradursi in un aumento della volatilità sui mercati delle valute emergenti, poiché i capitali potrebbero rifugiarsi in valute più sicure, come il dollaro o lo yen giapponese.
Un altro possibile effetto sarà l’incremento della domanda di commodities, in particolare di metalli e energia, che potrebbero vedere un impatto positivo dai controdazi cinesi, con un conseguente apprezzamento delle valute legate alle esportazioni di materie prime, come il dollaro australiano (AUD) e il dollaro neozelandese (NZD).
Strategia per il trader sul Forex:
Il trader che si aspetta un indebolimento dello yuan potrebbe considerare posizioni corte sul CNY contro il dollaro o altre valute principali. Inoltre, sarebbe saggio monitorare l’andamento delle commodity, in quanto potrebbero fornire segnali anticipatori per l’andamento delle valute legate alla loro esportazione.
Conclusioni: Un Nuovo Capitolo Nella Guerra dei Dazi con Impatti sul Forex
La guerra dei dazi tra Stati Uniti, Messico, Canada e Cina entra in una nuova fase che avrà effetti duraturi sui mercati finanziari, in particolare sul Forex. Le fluttuazioni valutarie saranno influenzate dalla combinazione di politiche commerciali, incertezze geopolitiche e dinamiche economiche globali. Gli investitori e i trader devono prepararsi a un periodo di alta volatilità, monitorando attentamente le mosse dei principali attori e le loro ripercussioni sui mercati delle valute.
In un contesto del genere, è fondamentale adottare una strategia flessibile e diversificata, pronta ad adattarsi a sviluppi rapidi e imprevedibili. Il Forex, come sempre, offre grandi opportunità, ma anche significativi rischi. La chiave sarà riuscire a leggere tra le righe delle politiche economiche globali e agire con tempismo.
OHLC OHLC è un acronimo che sta per Open, High, Low e Close, che rappresentano i valori di un titolo o strumento finanziario durante un determinato periodo di tempo. È una rappresentazione comune dei dati di prezzo utilizzata nei grafici finanziari, come ad esempio nei grafici a candela (candlestick charts).
Ecco cosa significano i quattro termini:
Open (Apertura): è il prezzo al quale il titolo o l'asset è stato scambiato all'inizio del periodo di riferimento.
High (Massimo): è il prezzo più alto raggiunto dal titolo durante il periodo di riferimento.
Low (Minimo): è il prezzo più basso raggiunto dal titolo durante il periodo di riferimento.
Close (Chiusura): è il prezzo al quale il titolo o l'asset è stato scambiato alla fine del periodo di riferimento.
Queste informazioni sono fondamentali per analizzare l'andamento del mercato e fare previsioni future, perché offrono un quadro completo di come è variato il prezzo durante un determinato intervallo di tempo (ad esempio, 1 giorno, 1 settimana, 1 mese).
Nei grafici a candela, ogni "candela" rappresenta uno di questi periodi, con il corpo della candela che mostra l'area tra il prezzo di apertura e di chiusura, e le "ombre" (o "wick") che indicano i valori di massimo e minimo.
Trading Trump dominanteGli indici azionari avevano iniziato la seduta pesantemente in rosso, ma poi, dopo le ultime dichiarazioni di Trump sul rinvio di un mese relativamente all’applicazione dei dazi verso il Canada (e probabilmente vi saranno ancora negoziati), le borse USA hanno chiuso intorno allo zero.
Dal canto suo, il dollaro aveva inizialmente schiacciato sui minimi le valute concorrenti, quando ancora le decisioni prese dall’amministrazione USA lasciavano pensare all’applicazione di tariffe del 25% a Messico e Canada, oltre al 10% alla Cina. Ciò aveva costretto i paesi interessati ad adottare immediate misure di ritorsione.
Sembrava ormai tutto fatto, quando poi, in serata, è arrivata la svolta con tentativi di negoziati che hanno aperto uno spiraglio, ovvero il rinvio di un mese delle tariffe stesse. Sembra quindi che possano esserci ancora colloqui tra i paesi, il che è positivo e denota, se non altro, la volontà di cercare delle soluzioni attraverso la diplomazia per giungere a un risultato condiviso.
Successivamente, sempre sul fronte delle news, è uscita una notizia relativa alla possibile applicazione di una tariffa del 10% alla UE, il che forse farebbe tirare un sospiro di sollievo al vecchio continente che si aspettava una percentuale più alta.
VALUTE, EURUSD E GBPUSD
Sceso, ad inizio giornata, anche l’EurUsd, sotto pressione per via dei timori che erano emersi su eventuali tariffe imposte anche al vecchio continente. Si parlava di un 10% con la moneta unica che, dopo aver testato 1.0205, ha provato a chiudere il gap creatosi domenica sera a 1.0350. Il mercato poi ha chiuso a 1.0340 dopo le speranze emerse con i colloqui diplomatici tra USA, Canada e Messico.
Il Cable ha retto meglio, in ragione del fatto che la Gran Bretagna sarà esclusa dai dazi, per cui EurGbp è scesa sotto quota 0.8300 chiudendo poi leggermente sopra. Sugli altri cambi poco da segnalare se non la discesa di UsdJpy tornato sotto 154.80, in pieno movimento correttivo. Target possibili in area 153.70, area chiave di medio termine.
Anche UsdCad ha ripiegato a 1.4420 dai massimi di 1.4795, e potrebbe anche correggere di più anche se solo la violazione di 1.4270-1.4330 porterebbe a una inversione che sembra ancora lontana. A meno di sorprese da parte di Trump, il vero market mover del periodo.
EUROZONA, INFLAZIONE IN RIPRESA
Il tasso di inflazione annuale nell'area dell'euro è salito al 2,5% a gennaio 2025 dal 2,4% di dicembre, leggermente al di sopra delle aspettative di mercato del 2,4%. Si tratta del livello più alto da luglio 2024, guidato principalmente da una forte accelerazione dei costi energetici.
Nel frattempo, l'inflazione per i beni industriali non energetici è rimasta stabile allo 0,5%, mentre gli aumenti dei prezzi sono rallentati sia per i servizi, sia per cibo, alcol e tabacco. Il tasso core è rimasto invece invariato al 2,7% per il quinto mese consecutivo, leggermente al di sopra delle previsioni di mercato del 2,6% ma comunque al suo livello più basso dall'inizio del 2022. Stagflazione non lontana?
PMI CANADA RESTA SOPRA 50
L'S&P Global Canada Manufacturing PMI è sceso a 51,6 a gennaio 2025, in calo rispetto a 52,2 a dicembre, segnalando un'espansione più lenta. Ciò ha rappresentato il quinto mese consecutivo di crescita, sebbene la produzione e i nuovi ordini siano aumentati a un ritmo più debole.
Le vendite all'esportazione sono aumentate per la prima volta da agosto 2023, con alcuni clienti statunitensi che hanno anticipato gli ordini prima delle tariffe sotto il presidente Trump. Tuttavia, l'incertezza generale del mercato sulla portata delle tariffe e una possibile guerra commerciale globale restano il tema dominante del periodo.
Sul fronte dei costi, l'inflazione ha accelerato fino a un massimo di 21 mesi, guidata da un dollaro statunitense più forte che ha aumentato il costo dei beni importati. Infine, la fiducia delle imprese è scesa al livello più basso da luglio, poiché l'incertezza sulla politica commerciale ha smorzato il sentiment.
PMI USA IN RIPRESA
L'ISM Manufacturing PMI per gli Stati Uniti è salito a 50,9 a gennaio 2025 da un 49,2 rivisto al ribasso a dicembre 2024 e superando le previsioni di 49,8. La lettura ha indicato la prima espansione nel settore manifatturiero dopo 26 mesi consecutivi di contrazione. I nuovi ordini sono aumentati a un ritmo più rapido mentre è stato registrato un rimbalzo per la produzione e l'occupazione.
PETROLIO
I future sul WTI hanno rallentato la corsa al rialzo e sono stati scambiati a circa 72 dollari al barile dopo che l'OPEC+ ha ribadito il suo graduale aumento della produzione, avendo tra l’altro rimosso l'US Energy Information Administration (EIA) dal suo elenco di fonti per il monitoraggio della produzione.
La decisione segue le tensioni passate tra l'OPEC+ e il presidente Trump, che in precedenza aveva fatto pressione sul gruppo per aumentare l'offerta e per compensare le sanzioni statunitensi all'Iran. Da quando è tornato in carica, Trump ha nuovamente esortato l'OPEC a rilasciare più petrolio, sostenendo che i prezzi elevati supportano la guerra della Russia in Ucraina.
Nel frattempo, i nuovi dazi di Trump su Messico, Canada e Cina hanno scosso i mercati, aggiungendo incertezza al commercio globale e all'approvvigionamento energetico. Ricordiamo che i due paesi sono i principali fornitori di greggio degli Stati Uniti, costituendo circa un quarto del petrolio raffinato in combustibili come benzina e gasolio da riscaldamento.
Tecnicamente il WTI, finché tiene l’area di 71, appare ancora in una fase di accumulazione, che anche se lenta, potrebbe riportare i prezzi sopra 74.50.
Saverio Berlinzani
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BTC in bilico: accumulo silenzioso o tempesta in arrivo?ANALISI MACROECONOMICA
Questa settimana sará particolarmente caratterizzata da eventi che porteranno ulteriore volatilitá sui mercati.
I dati macroeconomici della scorsa settimana hanno mostrato una più moderata stabilità dell’economia statunitense. Abbiamo potuto osservare una crescita del PIL 2.3%, in calo rispetto al 3.2% dell’ultimo trimestre. D’altro canto si è avuto un aumento della spesa dei consumatori (passando dal 3.7% al 4.2%) e della spesa personale con un incremento passato dallo 0.4% allo 0.7%.
Una possibile valutazione di questi dati potrebbe derivare dal fatto che la domanda sia aumentata a causa delle nuove tariffe e nel frattempo le aziende continuano ad effettuare investimenti.
Mentre per quanto riguarda il mercato del lavoro, la domanda della richiesta iniziale dei sussidi di disoccupazione rimane piuttosto moderata, nonostante ci siano potenziali segnali di una diminuzione delle assunzioni da parte delle società americane. Per quanto riguarda il PCE (Price Consumer Expenditure), abbiamo avuto un incremento dello 0.2% , ma nonostante questo nel lungo periodo si dovrebbero vedere i risultati prefissati dalla FED.
Per quanto riguarda invece la FED, i tassi sono stati mantenuti invariati e Powell ha fatto ben capire che non ci saranno azioni restrittive da parte della Federal Reserve, aggiungendo inoltre che al momento non vi è fretta per un ulteriore taglio dei tassi, nonostante la FED terrà sotto tiro l’inflazione.
Per quanto riguarda le principali news della settimana, avremo:
Lunedi 3 Febbraio : giornata caratterizzata dal dato inflazionistico in Europa su base annuale, oltre ai dati del PMI (Purchasing Managers Index) del Regno Unito, degli Stati Uniti e del Canada, che ci dirá lo stato di salute del settore manifatturiero di queste nazioni.
Martedi 4 Febbraio : unico dato sará quello americano degli JOLTS Job Openings, dato che si basa sul tasso di occupazione, licenziamenti ed opportunità di lavoro.
Mercoledi 5 Febbraio : giornata che vedrá il rilascio dell’ADP Nonfarm Employent, dato che viene rilasciato due giorni prima degli NFP.
Giovedi 6 Febbraio : dato decisamente importante sarà il rilascio del tasso di interesse da parte della Bank of England, in cui si prevede un taglio dei tassi dello 0.25%. Mentre nel pomeriggio avremo il dato che riguarda il dollaro americano in riferimento alle richieste di disoccupazione.
Venerdi 7 Febbraio : giornata che vedrà il rilascio del tanto atteso dato mensile degli NFP (Nonfarm payroll) e del tasso di disoccupazione. Nonfarm payroll previsti in netto calo rispetto al dato del mese precedente.
Per quanto riguarda la valutazione delle forza valute, abbiamo:
EUR, AUD, NZD : al momento piuttosto neutrali e stabili.
GBP e JPY : sterlina e yen stanno mostrando particolare forza
USD e CAD : debolezza da parte di entrambe, e per quanto riguarda il lungo termine, il dato sugli NFP potrà essere piuttosto significativo
Questa è solo un’analisi macroeconomica a scopo informativo e non sono consigli finanziari. Inoltre bisogna tenere presente che con il rilascio di dati molto importanti, quali NFP e decisioni sui tassi di interesse, portano volatilitá sui mercati, quindi rischio elevato di perdita di denaro. Pertanto, si consiglia di valutare al meglio il rischio, soprattutto per quanto riguarda l’investimento in CFD.
ANALISI TECNICA
Dal punto di vista dell’analisi tecnica, questa settimana andremo ad analizzare Bitcoin (BTCUSD su Pepperstone).
Dal grafico Daily possiamo notare come il prezzo sia arrivato in prossimitá dei 110.000$ e sia stato rigettato, tornando in zona 97,000$. Quello che possiamo notare è che ci sia stata una vera e propria presa di liquiditá che ha portato ad una susseguente discesa di BTC.
Sará particolarmente importante capire quale sarà il prossimo movimento, dato che al momento sembra in una fase di stagnazione dopo la la forte spinta d’acquista avvenuta a novembre.
Il VWAP ci indica un possibile ritorno in zona 90,000$, zona che è già stata toccata e rigettata agli inizi di Gennaio.
Quindi abbiamo due possibili scenari, nel caso in cui ci ritrovassimo Bitcoin nuovamente in discesa. Nel caso in cui avessimo un’accettazione short, e quindi una conferma di voler andare a ribasso da parte degli operatori, potremmo trovarci dinanzi ad una possibile continuazione delle vendite fino a zona 75,000$. Ipotesi contraria, nel caso in cui la zona dovesse fungere da forte supporto, potremmo trovare BTC che potrebbe decidere di andare alla scoperta di nuovi massimi, superando i 110,000$.
In quel caso è sempre bene considerare attente valutazioni prima di effettuare operazioni di trading, in quanto ci si trova in punto in cui non vi è alcun precedente storico.
Queste sono analisi a puro scopo informativo e si tende a precisare che le criptovalute sono asset molto volatili che comportano un forte di rischio di perdita di denaro.
Inoltre ogni trader ed investitore deve valutare in maniera accurata le proprie entrate a mercato valutandone al meglio il rischio e sulla base di una strategia.
Non destinato al pubblico del Regno Unito.
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Ciao a tutti! 🚀
Oggi andiamo a esaminare l'andamento del Gold, ma voglio ricordarvi che non siamo limitati solo a questo asset.
Se volete che analizziamo altri strumenti come Forex, indici o qualcos'altro fateci sapere 💬
La vostra opinione conta tantissimo, e portarvi contenuti che vi interessano è la nostra priorità.
💡 🔍 Analisi Gold del Giorno🔍💡
Buon lunedì a tutti,
oggi apre il nuovo mese di febbraio, accompagnati gold fortemente rialzista.
I dati attuali supportano questa tendenza, per cui personalmente non cercherò posizionamenti d’azzardo o operazioni short eccezionali. Continuerò invece a monitorare i livelli di ingresso più vantaggiosi discount
💡Contesto geopolitico e impatto sul dollaro💡
Donald Trump ha imposto tariffe elevate su Canada, Messico e Cina, segnando l’inizio di una nuova era nelle guerre commerciali tra gli Stati Uniti e tre dei suoi maggiori partner commerciali.
Tali tariffe entreranno in vigore a partire da martedì.
🔍Implicazioni per il dollaro🔍
Si prevede un apprezzamento del dollaro in risposta a questa decisione, nonostante possibili reazioni negative come le minacce di rappresaglia da parte di Canada e Messico e le contromisure promesse dalla Cina. Sebbene il mercato possa mostrare inizialmente una certa esitazione, complessivamente le statistiche indicano un solido supporto per il dollaro.
Nel contempo, le prospettive per l’oro restano rialziste, poiché, con l’aggravarsi delle tensioni commerciali, gli investitori continueranno a considerarlo un bene rifugio contro l’incertezza.
💡Strategia operativa💡
Attualmente, mi concentrerò esclusivamente su posizionamenti rialzisti durante la sessione di New York, operando a partire dalle 14:00. In caso di rapide variazioni di scenario, vi fornirò tempestivi aggiornamenti.
🔍Promemoria🔍
Evito di operare durante le sessioni asiatica e londinese, focalizzandomi sulle notizie delle 14:30, e sull'apertura di New York ore 15:30. Questa strategia mi consente di agire in modo più efficace, sfruttando la maggiore volatilità e liquidità di tale sessione.
🔍PROSSIMI APPUNTAMENTI🔍
Come di consueto, ci vediamo in live alle 14:00 per seguire l’andamento del mercato in tempo reale.
Continueremo a fornire analisi approfondite e live su TradingView per mantenervi aggiornati.
Nel frattempo, vi auguro una buona giornata.
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